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al testo di Dereck Louvrilanm
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Hai nello sguardo un occhio di riguardo per chi osserva la lunga notte come una celia della tua faccia ignota ma rappresentata in millemila volte tronca per similitudine con la tua sorte. Credo che sia stato posto nel posto più ovvio. E’ già ovunque, se lo cerchi e ti cerchia chi lo ha raggiunto. Quanti saranno? Grani infiniti e per nulla sparsi, raccolti in crocicchi pedonabili. Lì raggiungerò futilmente l’ombra avuta in anticipo, o venuto dopo poco convinto dell’armonia che avrebbe dovuto generare se non trovata già qui o comunque presunta nel verbo che ti augurava. Vieni adesso a parte da qualcuno e portami la pace in mente a nessuno.
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